Lortholary ed altri pubblicano su  Annals of  Rheumatic  Disease   i dati provenienti da sudi di metanalisi, trials e studi osservazionali relativi alle complicanze infettive in artrite reumatoide(AR) e artrite psoriasica,  trattate con farmaci biologici ed anti Jak.

I farmaci anti TNF dimostrano di determinare un maggiore rischio di infezione tubercolare , soprattutto nei pazienti affetti da M di Crohn.

Nei pazienti con AR sono associati ad un maggior rischio di serie infezioni, mentre questo dato non è confermato per i pazienti affetti da spondilite anchilosante.

Gli anti TNF possono riattivare un’epatite B occulta; pertanto prima di iniziare una terapia è obbligatorio studiare il profilo antigenico per l’apatite B .

L’anti Interleukina 6 può determinare neutropenia, ma i trials non dimostrano un aumento di infezioni correlate a questa condizione. Inoltre il rischio di Tubercolosi sembra inferiore rispetto agli anti TNF.

L’anti Interleukina-17 è associata ad un aumentato rischio di  candidosi cutanea  e mucosale.

Gli anti Jak sono associati ad un aumentato rischio di Herpes Zooster e questo rischio è notevolmente aumentato se associati a corticosteroidi ed un’età maggiore di 65 anni.

Il Rituximab è associato ad una maggiore incidenza di polmoniti batteriche per cui i pazienti che seguono questa terapia devono effettuare obbligatoriamente una vaccinazione anti pneumococcica. Il rischio di riattivazione di epatite B è molto più alto con  Rituximab rispetto agli anti TNF .

Abatacept ed Apremilast sembrano avere un profilo di sicurezza maggiore, rispetto ai farmaci precedentemente trattati.

Lortholary O et al. Ann Rheum Dis 2020;79:1532-1543